La Biblioteca e l’Archivio Multimediale dell’Immaginario

L’AMI – Archivio Multimediale dell’Immaginario nasce in seno al Centro Internazionale del Fumetto e raccoglie nei locali della sede dell’Associazione Hybris, presso il Polo bibliotecario Falzarego 35, i materiali della vasta biblioteca formatasi negli anni di attività: fumetti, monografie e volumi saggistici, una videoteca e un archivio di tavole originali di autori sardi e non solo.

L’AMI fa capo al Sistema Archivistico-Bibliotecario comunale: è  stata avviata la catalogazione degli oltre diecimila documenti custoditi nelle tre grandi sale del Centro: l’Aula Aurelio Galleppini, spazio didattico in cui è possibile ripercorrere la carriera di Galep, il mitico disegnatore di Tex Willer, e ammirare alcune stampe della sua produzione artistica sacra, la Sala Franco Putzolu, dedicata al famoso illustratore e vignettista, e infine la Sala Giovanni Manca, intitolata al fumettista creatore di Pier Cloruro de’ Lambicchi.

La parte più cospicua del fondo librario riguarda il fumetto: riviste, collane, albi, graphic-novel e saggi coprono l’intera storia del fumetto italiano, con le collezioni complete del Corriere dei Piccoli del 1940 e le annate dal 1960 al 1972, le prime edizioni degli albi dei Supereroi dell’Editoriale Corno, le ristampe anastatiche e le annate originali di Linus dal 1965 al 1980 e le raccolte complete delle riviste antologiche Totem, Comic Art, Pilot e Eureka; è inoltre presente una interessante selezione di comics provenienti da diverse parti del mondo, dalla Cina al Brasile, dall’Argentina alla Russia. Per quanto riguarda il cinema, è cospicuo il corpus relativo all’animazione, con saggi e film in formato DVD, così come è significativo il numero di documenti relativi alla televisione, tra saggistica e materiali video; particolarmente interessante è inoltre il patrimonio di “carte povere” –Figurine, Carte da Gioco tematiche e Tarocchi– possedute dall’Archivio. Una vasta sezione è inoltre dedicata alle riviste illustrate e satiriche d’epoca, dalla prima metà dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento, come Illustrazione Italiana, Illustrazione Popolare, Lo Spirito Folletto, Il Giornalino della Domenica, e ai fotoromanzi, con le annate complete di Avventuroso Film del 1949-1951.

Una parte dell’Archivio è dedicata al fumetto sardo: il materiale è attualmente in fase di catalogazione e per ogni autore viene approntata una scatola specifica; i fumettisti sardi sono inoltre celebrati anche attraverso una piccola “Hall of Fame” di stelle, che presto si arricchirà di nuovi nomi.

Oltre alla raccolta di materiali che sono il frutto della storia del Centro del Fumetto e dei rapporti intessuti negli anni con istituzioni italiane e internazionali, come l’Institut National des Beaux-Arts e il Forum International de la Bande Dessinée di Tétouan (Marocco) o Il Festival Letterario Semana Negra de Gijón (Spagna) solo per citarne alcune, l’Archivio si compone di una serie di donazioni, come il Fondo Rivelli conferito dal narratore/fumettista d’autore Otto Gabos e i rari materiali donati dall’ex insegnante, scrittore e musicista Fulvio Caporale, tra cui spiccano una Smorfia Romana del 1810, con incisioni di fine Settecento, e un giornale illustrato francese del 1789.